Pubblicare un libro: editoria o self-publishing?

editoria o self-publishing?Decidere come e con chi pubblicare un libro è cruciale per gli autori emergenti, e non solo. Con l’avvento della tecnologia digitale, il self-publishing ha guadagnato terreno come alternativa valida alla tradizionale pubblicazione con un editore. Tuttavia, entrambe le opzioni presentano vantaggi, svantaggi e sfide peculiari. Tenteremo dunque di segnalare i pro e i contro di pubblicare con l’editoria tradizionale o tramite self-publishing, offrendoti degli strumenti di valutazione per la tua scelta.


Vantaggi dell’editore

Pubblicare con un editore è un traguardo importante per molti autori, significa che il libro è stato selezionato da un comitato editoriale composto da esperti del settore e che l’opera ha quindi superato una prima sfida, dimostrando di possedere delle caratteristiche di qualità e spendibilità fondamentali per la pubblicazione.

Ma quali sono i vantaggi dell’editoria tradizionale, eccone alcuni:

  • visibilità e distribuzione: gli editori hanno reti di distribuzione regionali, nazionali o globali, a seconda della loro dimensione e delle loro capacità economiche. Un distributore ti consentirà di portare i tuoi libri nelle librerie, o quantomeno consente a queste di poterli ordinare. Questa visibilità è spesso difficile da ottenere attraverso il self-publishing.
  • Supporto editoriale professionale: lavorare con un editore significa avere accesso a redattori professionisti, che possono migliorare la qualità del tuo lavoro. Questa supervisione può contribuire a rendere il tuo libro più attraente e solido per i lettori e privo di errori.
  • Copertura dei costi di produzione: gli editori tradizionale (no EAP) coprono i costi di produzione, come l’impaginazione, la progettazione della copertina, l’editing e la stampa.
  • Credibilità e autorevolezza: essere pubblicati da un editore rinomato può conferire al tuo lavoro una maggiore autorevolezza agli occhi dei lettori, agenti letterari e revisori. L’etichetta editoriale può fungere da garanzia di qualità.
  • Promozione, presentazione del libro a carico dell’editore: le case editrici possiedono un ufficio stampa e, generalmente, delle risorse da dedicare alla promozione dell’opera. Inoltre possono usare i loro canali social, i loro contatti nel giornalismo e organizzare una presentazione dal vivo dell’opera. Infine la gran parte degli editori partecipa a fiere librarie permettendo al testo di avere una maggiore visibilità.

Svantaggi dell’editore

Pubblicare con un editore tradizionale non è facile, affatto. Bisogna armarsi di pazienza per le lunghe attese prima di ricevere una risposta e a volte occorre interpretare i silenzi.

Questo perché affrontare una selezione significa:

  • Sottoporsi a un processo di selezione rigido: gli editori spesso richiedono manoscritti altamente selezionati. Molte opere vengono respinte, e questo può risultare scoraggiante per gli autori. La competizione è feroce, e solo pochi riescono a trovare spazio nei cataloghi.
  • Poteri decisionali limitati: gli autori che scelgono di lavorare con un editore possono perdere il controllo su alcuni aspetti creativi del loro lavoro. L’editore potrebbe insistere su modifiche che non riflettono completamente la visione originale dell’autore ma che permettono di dare una maggiore spendibilità all’opera. Ovviamente questo succede raramente, ma talvolta possono essere richiesti, per esempio, un finale alternativo o un alleggerimento della trama.
  • Tempistiche prolungate: il processo editoriale tradizionale richiede tempo. Dalla firma del contratto alla pubblicazione effettiva, possono passare mesi o un anno intero. Questo può essere un problema per gli autori desiderosi di vedere il proprio lavoro sul mercato in tempi più rapidi.
  • Diritti d’autore: i diritti vengono generalmente pagati entro il 31 marzo dell’anno successivo alla pubblicazione e si attestano tra il 5% e il 10% del valore di copertina.

Vantaggi del self-publishing

Nell’ultimo decennio il self-publishing è diventato una seria alternativa all’editoria tradizionale. Tuttavia anche in questo caso sono presenti pro e contro.

Iniziamo dai vantaggi:

  • controllo creativo totale: il self-publishing consente agli autori di mantenere il controllo totale sulla loro opera. Dalla copertina al contenuto, ogni decisione è presa dall’autore, garantendo l’integrità artistica. Tuttavia, è sempre meglio affidarsi a delle agenzie o a dei professionisti per l’editing o la realizzazione finale di una copertina, perché un punto di vista oggettivo può essere un vantaggio per l’opera.
  • Tempistiche flessibili: gli autori possono pubblicare il loro lavoro quasi immediatamente dopo il completamento, raggiungendo il pubblico in tempi più brevi.
  • Maggiori guadagni potenziali: con il self-publishing, gli autori possono guadagnare una percentuale più elevata sui profitti delle vendite. La percentuale dipenderà dal tipo di piattaforma scelta per la pubblicazione e dal formato del libro (digitale o cartaceo).
  • Accesso diretto ai lettori: il self-publishing consente agli autori di stabilire un contatto diretto con i propri lettori attraverso piattaforme online. Questo rapporto personale può essere vantaggioso per la promozione e la vendita diretta.

Svantaggi del self-publishing

  • Nessun supporto editoriale professionale: Gli autori autonomi devono gestire da soli l’editing e la revisione del proprio lavoro, a meno che non assumano professionisti a pagamento. Spesso gestire completamente in autonomia un libro può portare a una qualità inferiore del prodotto finito.
  • Difficoltà nella distribuzione: le piattaforme di self-publishing online sono ormai accessibili a tutti e ampiamente usate dai lettori, ma raggiungere i negozi fisici e le librerie è praticamente impossibile con un libro autopubblicato, tranne in rare eccezioni.
  • Autorevolezza da costruire: gli autori devono lavorare duramente per costruire la propria reputazione, non avendo un editore che certifica il loro lavoro. Le piattaforme consentono a tutti di autopubblicarsi, senza filtri né intermediari, quindi in moltissimi casi vengono inseriti sul mercato anche titoli discutibili, non curati, con trame deboli, con molti errori. Di conseguenza si è creata per molti anni l’idea che il self-publishing fosse il luogo dove finivano i manoscritti non pubblicabili o scartati dall’editoria. Oggi non è più così, perché finalmente sono emersi anche bravissimi autori autopubblicati. Tuttavia il pregiudizio è duro a morire.
  • Promozione e presentazione a carico dell’autore: bisognerà essere capaci e volenterosi per promuovere il libro. La casa editrice per farlo ha un ufficio stampa e molti contatti, in questo caso invece gli autori sono da soli. Non basterà pubblicare per essere letti, perché ogni giorno le piattaforme caricano centinaia di libri nuovi. La promozione è la chiave del successo e bisognerà studiare bene come farla: social, presentazioni dal vivo, partecipazione a fiere, interviste, recensioni, e pubblicità on line a pagamento.

Self publishing o case editrici?

Casa editrice o self-publishing? 1La scelta tra pubblicare con l’editoria o attraverso il self-publishing dipende dalle esigenze individuali dell’autore, dalle sue priorità e dalla visione che ha per la propria opera. Entrambe le opzioni offrono opportunità e sfide uniche. La chiave è comprendere appieno le implicazioni di ciascuna decisione prima di intraprendere il proprio percorso nella pubblicazione. Bisogna ragionare attentamente sui punti sopra elencati perché la scelta influenzerà profondamente il futuro del tuo libro e della tua carriera da scrittore.

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